Parte quarta.
Vedo un uomo naturalmente (chi se no ?) con una camicia bianca, e una valigetta. Apro e mi fa: "Salve, sono qui per darle un volantino che parla della famiglia". Lo guardo in silenzio. Prendo il volantino e gli dico: "Sono ateo". Lui mi guarda si gira e se ne va. Lo vedo scendere le scale.
Non so cosa pensare. Sogno certe sventole da campionato e si presentano testimoni di geova. Ma ora niente mi fa pensare più a quella persona. Infatti si apre la porta del vicino.
Dovrei dire la vicina. Bella, non bellissima ma normale. La guardo e le dico salve. Anche lei mi saluta. Rientro e mi siedo a tavola. Mangio proprio tutto. Ora è tutto vero, ma inutilmente aspetto il campanello che non suonerà MAI. Vabbé. Mi scolo la bottiglia e mi metto a letto.
Mi sveglio tardi. E' domenica non si lavora, capolavoro. Mi alzo preparo il caffè. Mentre l'aroma si sparge nella casa, squilla il telefono. Dall'altre parte del telefono non si sente niente. Riattacco senza troppi pensieri.
Prendo il caffé, mi metto in ghingheri e esco. Prendo la macchina e faccio un giretto nella città. Nello stereo Giuni Russo.
VOGLIO ANDARE AD ALGHEROOOOO, IN COMPAGNIA DI UNO STRANIEROOOOOO,
MIA MADRE NON LO DEVE SAPERE, NON LO DEVE SAPEREEEEEE. Così decido che quest'estate devo andare ad Alghero.
Fine quarta parte.
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