venerdì 1 luglio 2011

Improvvisamente.

Niente chiacchiere. Posso stare qui a parlarti ore e ore. Ma non so far altro che ammirarti, e andare avanti con queste impressioni. 
Lei mi guardava senza dir nulla, sembrava un compromesso, nel senso come avrebbe detto una parola tutto si cancellava. Non un gesto quindi, una parola che desse adito ad una sola conferma o smentita. 
Poi puoi dire tutto quello che vuoi, ma ora lascia che io cada nel più profondo dei miei pensieri.

Con queste parole il nostro eroe si presentò a lei. Pensava forse è un sogno. Era sveglio eccome. Scappò. Corse a perdifiato fino a casa, fece le scale velocemente e si accasciò sul divano. Chiuse un attimo gli occhi e squillò il telefono. Imprecò e maledisse senza sapere chi era dall'altra parte dell'apparecchio. Era la sua ex. 
Lei singhiozzava, gli chiese scusa. 
"Vaff...". Mise giù il ricevitore. 
Sentì suonare alla porta, "Tutti oggi a rompere"? Pensò.
Una bella sorpresa. Era un suo amicosi abbracciarono.
"Bisogna brindare!" Stappò una bottiglia di vino e bevvero un numero considerevole do bottiglie durante la cena.

Uscirono, la notte aveva colorato i loro fantasmi e si sentirono eccitati. Ricordarono i bei tempi e si sentirono meravigliosamente bene. Arrivarono in spiaggia, e si distesero sulla sabbia. Profumata e bianchissima. 
Sentirono cantare: HARE KHRISNA, HARE KHRISNA...BLA BLA BLA.
Avete rotto! Il nostro eroe si alzò e urlò questa frase.
Quella litania si interruppe per un po' poi risprese.
Il suo amico non diceva niente.

Adesso tu caro lettore penserai che i nostri soggetti si misero a piangere o chissà a ricordare quale grande evento aveva cambiato la loro vita: la morte del loro padre,della loro madre etc. Niente di tutto ciò.

Si misero a correre allegramente fino a quando caddero improvvisamente. Non avevano visto, nel buio, la cordicella che delimitava il confine di un lido all'altro. Rimasero così distesi come svenuti e risero a crepapelle. 
Arrivò l'alba e la sbronza svanì come per incanto al primo raggio del sole. 

Tutto finì come incanto. La mattina si sentì un'ambulanza che correva all'impazzata con le sirene che suonavano ad un volume terrificante. I due videro l'ambulanza sfrecciare come un fulmine davanti loro. Iniziava l'altro giorno, tutto normale. Niente da dire.
Fine.

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